CORSO FAD "GESTIONE CONDIVISA DEL PAZIENTE EMATOLOGICO SOTTOPOSTO A TRATTAMENTO CON CELLULE CAR T"
AREA TEMATICA: EMATOLOGIA, ONCOLOGIA E ANESTESIA E RIANIMAZIONE
Corso On Demand 2 ore 14 minuti di formazione
- Docenti
Prof. Benedetto Bruno Direttore Struttura Complessa Ematologia, A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino
Prof. Luca Brazzi Professore ordinario Anestesia e Rianimazione Università di Torino
Dott.ssa Barbara Botto Dirigente medico Ematologia, Ospedale Molinette, A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino
Dottor Roberto Mina Dirigente medico Ematologia e Ricercatore Dipartimento di Biotecnologia molecolare, A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino
Dottor Mattia Novo Medico Ematologo, A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino
Dott.ssa Luisa Giaccone Professoressa Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute
Dottor Alessandro Busca Medico Ematologo, Medico Ematologo, A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino
Dottor Gabriele Sales Rianimatore e Ricercatore A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino
- Razionale
L’introduzione delle terapie con cellule CAR (Recettore dell’Antigene Chimerico) T, dirette contro l’antigene CD19 espresso sui linfociti B neoplastici, sta attualmente cambiando il modus operandi nella gestione terapeutica di svariate neoplasie ematologiche refrattarie o recidivanti dopo le terapie convenzionali con chemio-immunoterapia e/o trapianto autologo di cellule staminali.
Le prime neoplasie così trattate sono stati i linfomi non-Hodgkin (in particolare il linfoma diffuso a grandi cellule B e i linfomi follicolari trasformati), la leucemia linfoblastica acuta, sia nell’adulto che nel bambino, e la leucemia linfatica cronica. Da qualche anno, l’utilizzo di questa metodica si è estesa anche al campo del mieloma multiplo, mostrando da subito chiari benefici clinici.
Tuttavia, a causa della loro natura, essendo prodotti immuno - cellulari, tali terapie mostrano un particolare profilo di tossicità. Risulta dunque di grande importanza una gestione ottimale degli effetti collaterali. La “Sindrome da rilascio di citochine” (CRS) e la “Sindrome da neurotossicità associata all’attività delle cellule immunitarie” (ICANS) rappresentano le due principali sfide nella gestione di questi pazienti.
In tale contesto, è fondamentale il lavoro di squadra tra medico ematologo e medico rianimatore nel monitorare segni e sintomi clinici e laboratoristici del paziente sottoposto a CAR T per riconoscere ed intervenire tempestivamente qualora insorgesse una delle due sindromi, al fine di evitarne l’evoluzione nei loro quadri più gravi, che potrebbero richiedere anche la necessità di ricovero in terapia intensiva, ventilazione meccanica e supporto vasopressorio ad alte dosi.
- Obiettivi
- Conoscere la terapia con cellule CAR T nelle neoplasie ematologiche, specie nei linfomi e nel mieloma;
- Conoscere le sue potenziali complicanze;
- Riconoscere le complicanze e mettere in atto tempestivamente i loro protocolli di gestione terapeutica.
- Programma
- Chimeric antigen receptor T (CAR T) cells to treat relapsed and refractory Lymphoma
- Chimeric antigen receptor T (CAR T) cells to treat relapsed and refractory Multiple Myeloma
- The side effects of CAR T cells therapy: Cytokine release syndrome (CRS)
- The side effects of CAR T cells therapy: Immune effector Cell-Associated Neurotoxicity Syndrome (ICANS)
- The side effects of CAR T cells therapy: Immune effector Cell-Associated Hematotoxicity (ICAHT)
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